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Perché questo blog?




Ciao a tutti!

Dopo anni di decisioni e ripensamenti, alla fine eccomi qua ad inaugurare il mio primo blog. Mi sono sempre chiesto quale fosse il senso di un blog per un insegnante di Yoga ed onestamente fino ad ora non ne avevo trovato uno abbastanza valido da farmi mettere all'opera.

Poi, quest'anno, con l'attivazione dei nuovi corsi di Hatha Yoga per principianti ho capito che un senso lo poteva avere: come supporto all'insegnamento e strumento di confronto e discussione tra tutti coloro che sono sinceramente in cammino, a qualunque livello (visto che per me lo Yoga non prevede livelli ma eventualmente solo linguaggi diversi) , lungo il percorso indicato dalla tradizione Yoga.

Per cui eccoci qua. Tutto quello che comparirà in questo blog sarà esclusivamente il risultato della mia esperienza, delle mie letture, delle mie riflessioni. In definitiva il riflesso sulla mia vita di quello che è lo Yoga che ho incontrato sinora sulla mia strada.

Nessuna verità assoluta, nessuna certezza incrollabile quindi ma solo sassi che tracciano il mio cammino ma la cui solidità ciascun lettore dovrà testare con la propria esperienza prima di farli diventare parte del proprio percorso. Perché lo Yoga per me è questo: un patrimonio immenso di esperienze creato e trasmesso da migliaia di persone che, nei millenni, hanno fatto propria una parte di queste esperienze, scoprendone nel frattempo altre, nate dal loro personale percorso e trasmesse a noi attraverso un lignaggio, una tradizione, una scuola, in definitiva un insegnamento.


Le regole di fondo di questo blog saranno quelle della comunicazione civile o, per chi desiderasse approfondirne il significato, della comunicazione non violenta, basata sui seguenti 4 fondamentali aspetti:

  • Osservazione senza valutazione: nel leggere o scrivere, assicuriamoci di riferirci ai fatti; in questo caso, solo a ciò che è stato effettivamente scritto, lasciando fuori ogni pre-concetto o pre-giudizio

  • Individuazione ed espressione dei sentimenti nello scrivere, cercate di identificare le emozioni e i sentimenti che provate in quel preciso momento e che possono influenzare ciò che state scrivendo

  • Espressione dei propri bisogni riconosciute le emozioni, osservate cosa, di ciò che è stato scritto, ha creato in voi tali tensioni e qual'è il "bisogno" insoddisfatto che le ha generate

  • Formulazione delle richieste una volta riconosciuto il bisogno, eventualmente formulate serenamente la vostra domanda

Può sembrare un po' macchinoso all'inizio, ma vi garantisco che con il tempo diventerà un processo spontaneo che aiuterà a sviluppare la Consapevolezza.


"Non esiste una domanda stupida, al limite lo è la risposta." (F.M.)


Un abbraccio.


Federico

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