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Una bibliografia minimal (per cominciare)

Updated: Sep 29, 2020




Ciao a tutti!

Sono sempre stato combattuto sul dare o meno dei riferimenti bibliografici sullo Yoga e fino ad oggi ho dato risposte soltanto su richieste dirette.


La modalità di insegnamento "online" che questi tempi particolari ci impone ha cambiato un po' le carte in tavola e quindi, per permettere a chi vuole approfondire le tematiche affrontate a lezione, e a chi è in cerca di nuovi stimoli intellettuali e sfruttare così il tempo a disposizione che il quotidiano offre, ecco due testi che per me sono stati di riferimento tanto per quanto riguarda il lavoro posturale quanto per i fondamenti del percorso yogico.


Si tratta di:


  • "Il libro completo delle tecniche Yoga", di Alberto Stipo, Edizioni Magnanelli Torino

  • "Il cuore dello Yoga", di T.K.V. Desikachar, Ubaldini Editore - Roma


Due parole su ciascun libro.


Tra le infinite proposte editoriali sullo Yoga posturale, il libro di Stipo ha la caratteristica, oltre all'essere ben fatto pur nella sua essenzialità, di essere un libro onesto. Fin dal titolo le cose sono chiare: è un libro sulle "tecniche" Yoga e non un libro sullo Yoga. Come penso e spero abbiate colto dalle riflessioni che faccio a lezione, lo Yoga non è qualcosa che si impara dai libri e non è qualcosa che si può "comprare" ....


Analogamente per il libro di Desikachar: l'aspetto posturale è qualcosa che va affrontato sul versante del "come" e non del "cosa" fare con il corpo e questo libro lo esprime abbastanza chiaramente. Ha il vantaggio inoltre di collocare il lavoro posturale all'interno degli aspetti intellettuali/psicologici/esperienziali contenuti nella disciplina Yoga e ben condensati negli Yoga Sutra di Patanjali (dei quali troverete anche una interessante traduzione molto "discorsiva" alla fine del testo), aprendo così nel lettore spazi di comprensione che lo porteranno eventualmente ad approfondirne lo studio.


Nel sito aggiungerò in una voce "Bibliografia" altri testi da me ritenuti interessanti, sempre ricordandovi però che sono inevitabilmente filtrati attraverso la mia esperienza, e non la vostra. Sentitevi sempre liberi di allontanarvi dal sentiero che state percorrendo oggi, per esplorare altri versanti di questo infinito mondo che è lo Yoga. Solo così lo Yoga troverà il suo spazio in voi.


Un abbraccio.


Federico

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